Almanacco Panini 1989 (stagione 1988-1989), pag.330 (Carrarese Calcio S.p.a.). Atalanta, il quale acquista il sodalizio assegnandogli la denominazione di Associazione Calcio Monza Brianza, in vista della futura istituzione della provincia brianzola, configurando così una società volta ad inglobare il tifo dell’area circostante. Mario Piga. L’Avellino approda in Serie A e inizia un’era che, da un punto di vista sportivo, darà tanto alla città e alla sconosciuta provincia meridionale. L’Avellino è di D’Agostino al 100%, su Prima Tivvù. Appena liberata la città, occupata dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati, a partire dal 5 settembre 1944 vi furono episodi di violenze e rappresaglie verso persone note come fascisti per opera dei partigiani; in particolare almeno 10 persone furono uccise nell’eccidio del Castello dell’Imperatore. Nelle settimane successive un rastrellamento dei fascisti dette il via alla deportazione in Germania di 360 lavoratori (scelti soprattutto tra gli scioperanti); di essi torneranno vivi solo in 20. Nel settembre 1944 partigiani della Brigata Buricchi vengono catturati e impiccati a Figline.
Fino al 1992 Prato, come tutti gli altri comuni della sua provincia, faceva parte della provincia di Firenze. Fu certamente uno tra i primissimi comuni italiani a darsi uno statuto, redatto già a metà del XIII secolo. L’urbanizzazione è testimoniata dalla necessità di costruire due nuove cerchie di mura, una intorno alla metà del XII secolo e l’altra a partire dal 1300. Un episodio del 1312 vide acutizzarsi la rivalità con la vicina Pistoia, quando il canonico pistoiese Giovanni di Ser Landetto, soprannominato ‘Musciattino’, compì un tentativo di furto della Sacra Cintola. Per due secoli Prato conobbe una forte espansione urbana (vennero quasi raggiunti i 15 000 abitanti), dovuta alla fiorente industria della lana e alla forte devozione verso una reliquia appena giunta: la Sacra Cintola. La preparazione deve essere termicamente stabile (temperatura di decomposizione autoaccelerata 60 °C o più per un collo di 50 kg) ed avere come diluente di desensibilizzazione una materia liquida compatibile con l’acido perossiacetico.
La maglia del Centenario sarà indossata in campionato, per l’occasione i biancorossi la vestiranno domenica 25 novembre contro l’Arezzo, dopodiché andrà in soffitta per essere indossata ufficialmente a partire da gennaio 2019 e per tutto l’anno del Centenario, in sostanza contro l’Arezzo avremo solo una speciale anteprima. Ogni barile deve essere posto su una culla speciale e bloccato con mezzi appropriati affinché non possa spostarsi in alcun modo durante il trasporto. Con la vittoria contro il Parma, con una rete del neoacquisto Davide Moscardelli e il pareggio a reti bianche contro il Genoa, il Bologna chiude la stagione al 13º posto con 44 punti, 7 punti in meno della stagione scorsa. Per la tua maglia ufficiale, offriamo molti giocatori dei più grandi club ogni stagione. Nel corso della stagione 2023-2024, nonostante il 13º posto in classifica e una salvezza maturata all’ultima giornata, il Catania accede al primo turno della fase nazionale dei play off come testa di serie, grazie alla vittoria della Coppa Italia Serie C ottenuta dopo il successo in finale contro il Padova. Ci pensai quella notte perché nel mazzo sopra il tavolo c’era qualcuno di quei fiori.
Nel secondo dopoguerra, quando il progresso tecnologico rese obsoleti i vecchi opifici, le grandi ciminiere in mattoni sparirono, tranne alcune che sono tuttora in piedi in quanto reperti di archeologia industriale, come quella della Cimatoria Campolmi. Dopo l’Unità d’Italia continuò una fortissima industrializzazione (soprattutto nel settore tessile) e cominciò una crescita demografica, in virtù della quale la città uscì dalla cerchia delle mura trecentesche e, durante il XX secolo, inglobò pian piano i borghi circostanti, con la popolazione cittadina passata dai 50 000 abitanti del 1901 agli oltre 180 000 del 2001. La concentrazione di opifici tessili era così elevata che Prato divenne famosa come la città dalle cento ciminiere. Campasc fu il baricentro della necropoli preistorica di Canzo, che si estendeva dalle rive del Segrino (tre tombe eneolitiche) fin quasi a quelle del torrente Ravella (Tump). La chiesa, a tre navate, è costruita in pietra alberese (proveniente dai Monti della Calvana) e marmo verde (estratto dal Monteferrato). Il serpentino del Monteferrato (verde). A partire dagli anni novanta la città presenta i primi segnali di una decrescita industriale che al momento sembra inarrestabile. Un episodio singolare e felice negli esiti fu l’edificazione di un santuario, su iniziativa di Lorenzo il Magnifico e con l’aiuto del suo architetto preferito Giuliano da Sangallo: la basilica di Santa Maria delle Carceri, che rappresenta uno dei primi edifici in cui andava maturando la riflessione, tutta rinascimentale, sulla pianta centrale.