Il colore ufficiale della nazionale di calcio dell’Italia, in tutte le rappresentative maschili e femminili, è l’azzurro; nello specifico nella gradazione denominata blu Savoia, avente saturazione cromatica compresa fra il blu pavone e il pervinca, più chiaro del blu pavone. Davanti ad un pubblico di 11.000 spettatori il Venezia riesce a vincere 1-0 grazie ad una rete di Nello Scarpa. Nel 1972-1973 il Venezia sfiora la promozione in Serie B. A guidare i nero verdi è il friulano Cesare Meucci, in campo si mettono in luce l’esperto Ardizzon, Serato, Modonese e Nello Scarpa. Il limbo della serie C durerà quattro annate, nel mezzo vi fu l’ascesa alla presidenza di Mario Valeri Manera che diede nuovo impulso al sodalizio veneziano. Al vertice societario vi è Mario Gatto che ricoprirà il ruolo di Commissario per quasi quattro stagioni. Nel campionato 1958-1959 la presidenza passò ad un commissario straordinario, Bruno Boccanegra, che la mantenne per due annate. Il campionato 1967-1968 vede un Venezia che conferma molti dei giocatori dell’anno prima, ma paga a caro prezzo un’incertezza societaria che solo alla fine vedrà divenire presidente l’industriale Bruno Bigatton. Nell’annata 1953-1954 il Venezia sfiorò la promozione arrivando terzo ad un solo punto dall’Arsenaltaranto grazie anche alle 12 reti di Scroccaro.
Nell’annata seguente sotto la guida di Ezio Volpi il Venezia tenta nuovamente la promozione rinforzato dai ritorni degli attaccanti Bellinazzi e Bianchi, del centrocampista Franco De Cecco, e dai debutti di giocatori che poi faranno un’ottima carriera come i fratelli Stefano e Carlo Trevisanello. Il tecnico era reduce da una promozione in Serie B due anni prima con il Parma ed anche in laguna si dimostrò vincente riuscendo a portare il Venezia in Serie B al primo tentativo. La nuova società si rinforzò a dovere per affrontare il campionato di Serie C2 con in panchina ancora Gianni Rossi. L’arrivo del tecnico Gianni Rossi sarà fondamentale per ricompattare un ambiente che incurante della situazione societaria vide numeri incredibili di presenze allo stadio, con una squadra che ben presto ipoteca la vittoria in campionato. La coppia Loik-Mazzola dà il meglio di sé, mentre Pernigo arriva a segnare 12 reti in campionato. Nella stagione seguente tornano a vestire la maglia nero verde i fratelli Carlo e Stefano Trevisanello, mentre il vero colpo è a centrocampo dove viene ingaggiato Francesco Guidolin.
Sempre nell’ambito del calcio giovanile, da non dimenticare quanto era avvenuto nel 1950, quando l’imprenditore e sportivo Lino Spagnoli – poi futuro presidente del club alla fine del decennio seguente – aveva fondato la Grifo. Contemporaneamente lascia la presidenza Arnaldo Bennati, e dopo un decennio di calcio ad alti livelli inizia un periodo di incertezza societaria. Nell’immediato periodo dopo la guerra, molte squadre in Europa sono state costrette a indossare dei kit insoliti a causa delle restrizioni di abbigliamento. Inizia un periodo contraddittorio in cui il Venezia del dopo-Bennati paga da un lato l’assenza di un ambiente solido attorno alla società e dall’altro una certa latitanza delle amministrazioni comunali nel supportare logisticamente il Venezia. La nuova categoria ripropose in modo continuativo il derby cittadino con la Mestrina con cui sia in Coppa Italia che in campionato il Venezia diede vita a delle contese sempre molto sentite. La stagione divenne fallimentare con il nuovo allenatore Tiziano Brizio: la squadra chiuse il campionato in ultima posizione, retrocedendo in Seconda Categoria dopo appena una stagione.
Diverse le ragioni della retrocessione: se da un lato gli imprenditori veneziani non affiancarono il bravo Mario Gatto ai vertici della società, dall’altra ancora una volta gli amministratori persero l’occasione di realizzare il nuovo stadio. Nell’estate 1950 viene ceduto al Milan Mario Renosto, che con i rossoneri vince subito lo scudetto. Non miglior sorte avranno i veneziani in Coppa Italia, nella quale verranno sconfitti in semifinale dal Milan per 2-1. Il 5 aprile 1942 Loik e Mazzola esordiscono in Nazionale nella gara vinta per 4-0 con la Croazia. Il Venezia riesce ad arrivare al triangolare finale con Spezia e Torino, ma a prevalere saranno i primi grazie anche alla sconfitta subita dal Venezia (2-5) nell’ultima gara contro i granata degli ex Loik e Mazzola. Stabilito anche il record stagionale di spettatori in Lega Pro con 10.206 spettatori: mai così alto, in casa, dal derby del 2004. Qualificata per la supercoppa di Lega di Prima Divisione, affronta lo Spezia vincitrice del girone B. L’andata a Terni finisce 0-0, mentre il ritorno a La Spezia si conclude con la vittoria bianconera per 2-1, maglie calcio 2025/26 dopo che la Ternana era passata in vantaggio al 72′ con Docente. Dopo aver cambiato tre allenatori ed inanellato tante brucianti sconfitte, il sogno del ritorno in Serie A s’interrompe dopo una sola annata.